Scelgo il colore dell' apatia
perchè è senza pretese,
se ne frega di forma,
di giudizio e pregiudizio,
di sistemi troppo grandi,
di destini già decisi;
ma sopratutto non ha la pretesa di piacere.

E tace, ma non sempre acconsente.


infiniti mondi e infiniti universi

Questo sognava un tale Giordano Bruno, tanto tempo fa.

Finché i sogni divennero teoria; e anche le sue teorie facevano sognare, proiettavano i sognatori stessi al di là delle gabbie della realtà, soverchiando le antiche gerarchie, capisaldi di un motore immobile mascherato con la fede. Sognava e faceva sognare, finché qualcuno tremò. E tremando non trovò pace, almeno fino quella mattina, in Campo de’ Fiori, quando il fuoco della repressione avvampò inesorabile, carbonizzando le coscienze degli spettatori per raggiungere poi quei piedi inermi, là, in cima alla pira, e sempre più su fino ad estirparne la vita dal corpo.

Ma le basi dei sogni sono cementate con le fondamenta delle idee. E le idee sono persistenti, più della memoria o delle scorie radioattive. E si diffondono, si propagano come un contagio, forse più velocemente, tanto che quelle idee sono sopravvissute, al silenzio dei secoli, alla polvere dell’ignoranza, alla cieca rabbia del rogo e del suo bruciare. Il resto si sa, è semplicemente storia.

Infiniti mondi e infiniti universi sono dentro la nostra testa e intorno a noi.

E a noi, solo lo sforzo di immaginarli.

Lettori fissi

lunedì 1 dicembre 2008

martedì piovoso al cinema.



Vicky Cristina Barcelona
Di Woody Allen, anno 2008. Cast: la musa di sempre, Scarlett Jhoansson, la nuova musa, Penelope Cruz e un figo, irriconoscibile nel film dei Coen 'Non è un paese per vecchi', Javier Barden.

Narratore onniscente e onnipresente con situazioni di immagini volutamente sfocate, artisti pazzi e due ragazze che incarnano in due modi diversi l'immancabile crisi del sogno americano. Yacht-orologi-case-bella vita e annesso vuoto di valori sfociano nella critica all'america moderna dal futuro preconfezionato e dalle aspettative precotte.
Il tutto in un film dalla trama non banale e dal finale molto Alleniano.
Tra parentesi belle le musiche spagnole con chitarra.

Dopo il capolavoro di Match Point, ancora una volta, bravo Woody.

Nessun commento:

Posta un commento